Zenzy nel solco tracciato dalle iniziative di lotta allo spreco alimentare

Un fenomeno al quale si è finalmente deciso di dichiarare apertamente guerra è quello dello spreco di cibo. I casi di indigenza sempre più diffusi e un maggior senso di responsabilità stanno spingendo autorità e comuni cittadini a camminare fianco a fianco nella lotta allo spreco alimentare.

Zenzy è un progetto che è nato con il preciso intento di offrire il proprio contributo in questa battaglia etica ed educativa. L’idea di una preordinazione programmata, tra i tanti innumerevoli vantaggi, consente di limitare, se non azzerare lo spreco di cibo.

La legge 166/16 dell’On. Maria Chiara Gadda 

lotta spreco alimentare legge gaddaUn primo passo importante è stato effettuato a livello legislativo con l’introduzione della legge 166/16, a firma dell’Onorevole Maria Chiara Gadda (qui in foto).

La nuova normativa ha, infatti, previsto incentivi e snellito in maniera importante l’iter burocratico per consentire la donazione e la distribuzione di prodotti ai fini della solidarietà sociale.

L’obiettivo della riforma è sia pratico e immediato, sia culturale e lungimirante. Se da un lato si è data subito risposta alla destinazione delle eccedenze prodotte dalle grandi aziende (Costa Crociere, ad esempio, è riuscita in appena 6 mesi a recuperare e ridestinare oltre 16.000 porzioni di cibo preparato e non utilizzato a bordo); dall’altro si sta puntando ad educare i cittadini ad adottare abitudini di consumo più ponderate, dal momento che si è calcolato che oltre il 50% dello spreco alimentare avviene tra le mura domestiche.

La Food Bag obbligatoria nei ristoranti

lotta spreco alimentare

Altra lodevole iniziativa di lotta allo spreco alimentare è quella lanciata in occasione del Festival del Giornalismo Alimentare, tenutosi a Torino dal 20 al 22 Febbraio.

Riprendendo una petizione online promossa da Change.org, gli organizzatori, con in testa il direttore dell’evento Massimiliano Borgia (ritratto nella foto con la Food Bag distribuita ai partecipanti al festival), hanno sollecitato il Governo ad adottare una legge che renda obbligatoria la Food Bag nei luoghi di maggior consumo dei pasti fuori casa: ristoranti, mense, fiere, sagre, ecc.

L’iniziativa, che ha riscosso un buon successo in altri paesi europei, come ad esempio in Francia, ha anch’essa una forte valenza educativa. L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di arrivare all’adozione di una misura che contrasti i numeri impietosi dello spreco alimentare, stimato annualmente in circa €300-400 a famiglia.

 

(per maggiori informazioni: legge 19 agosto 2016, n.166 e festivalgiornalismoalimentare.it)

 

 

Menu